By Paul G. Falkowski, Andrea Asioli
Consistent with quattro miliardi di anni l. a. Terra è stata abitata solamente dai microbi. Nel brodo primordiale non c’era altro, e il nostro pianeta, in tutto quel lungo periodo, period molto diverso dal luogo caldo e ospitale che conosciamo oggi. consistent with un lungo, lunghissimo periodo di pace i microrganismi hanno svolto il loro meticoloso, ostinato, instancabile lavorìo biochimico grazie alle loro sofisticatissime nanomacchine biologiche, trasformando radicalmente in milioni di anni los angeles composizione chimica del pianeta e rendendo in questo modo l. a. Terra abitabile anche in step with le altre forme di vita, esseri umani compresi, che senza i microbi non avrebbero mai potuto evolversi. I motori della vita è il libro che ci racconta come sia potuta accadere questa improbabile meraviglia e ci mostra come, ancora oggi, senza i microbi los angeles vita sarebbe del tutto impossibile.
I microrganismi sono gli autentici «edificatori» della Terra. Tutti i cicli biogeochimici degli elementi, tutti quei grandiosi movimenti che fanno circolare a livello planetario le sostanze necessarie alla vita, passano necessariamente in un modo o nell’altro dal macchinario cellulare dei batteri. È all’interno degli apparati citoplasmatici di queste creature che avvengono i passaggi cruciali che permettono a tutto il mondo vivente di continuare indefinitamente il proprio cammino nel mondo, tanto che in line with potersi evolvere gli organismi superiori sono stati costretti a inglobare nelle loro cellule proprio questi piccoli miracoli di efficienza biologica, in una simbiosi vincente che dura ormai da centinaia di milioni di anni.
Falkowski ci svela così che tutti noi, in fondo, non siamo altro che un agglomerato evoluto di microbi, e lo fa muovendosi in questo mondo con un umorismo e una competenza incredibili, raccontando con voce felice l’evoluzione da un punto di vista originale e inusuale.
«Una prospettiva unica sui mondi micro e macro che compongono il sistema vivente della Terra.
Una bellissima lettura».
Edward F. DeLong, MIT
«L’accorata analisi di Falkowski rivela che l. a. vita su questo pianeta è organizzata da e in line with i batteri; noi siamo solo i compagni di viaggio».
Brian Bethune, «Macleans»
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In realtà nella mia mente erano due mondi sconnessi, e in tutta franchezza durante la mia istruzione formale non ho mai dedicato grande attenzione ai mondi invisibili. Istituire un paragone tra il circuito elettronico della vita e l’evoluzione degli organismi non rientrava esattamente tra i compiti o gli obiettivi dei professori liceali o dei docenti universitari. Dovevo essere io stesso a cercare quelle connessioni. Alle superiori frequentai una scuola in cui il corso di Biologia era opzionale e apparteneva a un’area disciplinare con cui non avevo familiarità.
Darwin tuttavia non desistette: voleva chiarire, prima a se stesso e poi agli altri, perché le cose apparivano così. Per farlo, doveva escogitare un modo per datare le rocce. Doveva trovare un orologio. Il 7 settembre 1859 rintoccarono per la prima volta le campane della torre dell’orologio del Big Ben, a Londra. L’orologio, progettato con cura, era di una precisione straordinaria, al punto che assurse a simbolo iconico della maestria ingegneristica degli inglesi all’alba della rivoluzione industriale.
Evoluzione», alla lettera, significa «svolgimento». Ma via via che il mercante svolgeva gli splendidi tappeti davanti ai miei occhi, si rafforzava in me la convinzione che il racconto dell’arca non fornisse alcun indizio utile per capire davvero l’evoluzione biologica. Forse che, trasferendole sull’arca, Noè aveva preservato tutte le forme di vita presenti sulla Terra? Non è che per caso mancavano all’appello alcuni organismi? Malgrado abbia avuto un’influenza determinante sulla civiltà occidentale, la storia dell’arca in effetti non offre un quadro veritiero delle origini della vita.
I motori della vita. Come i microbi hanno reso la terra abitabile by Paul G. Falkowski, Andrea Asioli
by Donald
4.1