By Goffredo (Vicenza 1929 - Ponte di Piave 1986) PARISE
. 16mo pp. sixty eight Brossura (wrappers) Fascetta editoriale Ottimo (Fine)
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Benedetto Croce and Italian Fascism by Fabio Rizi PDF
Benedetto Croce and Italian Fascism presents a distinct research of the political lifetime of the foremost Italian thinker and literary determine Benedetto Croce (1866-1952). counting on a number assets hardly used ahead of in Croce reports - together with police files, archival fabrics, and the personal variation of Croce's diaries, the Taccuini, released lately - Fabio Rizi paints an evocative photograph of Croce within the fascist period.
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Ma la notte era silenziosa e serena, e le valli, i campi, le colline, coperti di lenta piuma bianca. Al Bar Zanzibar trovammo i padroni, il signor Mario e la signora Egle, il guardiano del Museo del Risorgimento e alcuni contadini in grande agitazione. Avevano abbandonato le due sale del caffè per uscire sulla terrazza col cannocchiale. Erano spaventati da quei globi luminosi che rimbalzavano nella campagna: Mario fece cenno alla moglie di star zitta e lo ripeté ai contadini, ma questi continuarono a discutere animatamente smentendosi l’un l’altro e creando via via, all’epilogo di queste smentite, nuove e stupefacenti soluzioni.
Non c’è più nulla, nel Sillabario, del Parise scrittore di provincia; nulla della sua infanzia povera e picaresca; nulla dei bozzetti veneti e delle deformazioni in grottesco; al contrario, sembra che uno stesso colore, o un non-colore, una tinta perlacea, trasparente, grigia e nevosa, uniforme, ricopra tutti gli aspetti della realtà proprio come il riflesso scintillante di luce bianca avvolge tutti i colori durante una discesa di ski; si vede tutto e non si fa a tempo a vedere niente, alberi, boschi, case, vette, precipizi, niente: tutto fugge via silenzioso in quell’aria vitrea e compatta di neve.
Notai che alle prime strida di disappunto dei gufi e delle civette posti di vedetta sui comignoli sovrastanti la piazza, non solo non prestarono ascolto, stupiti o diffidenti, ma seguitarono a camminare agili e alteri senza cogliere nulla dell’essenza di quelle strida. Apparivano a piccoli gruppi, tra cui qualche negro sorridente: presto scoprirono un bar dove si infilavano a notte alta, sgusciando sotto le persiane col tacito consenso del padrone che fingeva di chiudere bottega. Durante la notte la Basilica Palladiana rintronava delle canzoni del Juke-box come un vecchio grammofono.
Gli americani a Vicenza by Goffredo (Vicenza 1929 - Ponte di Piave 1986) PARISE
by Christopher
4.2