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By Alessandro Barbero

ISBN-10: 8842080829

ISBN-13: 9788842080824

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L’Epitome de Caesaribus, che si presenta come un’abbreviazione dell’opera di Aurelio, aggiunge un particolare che manca nell’originale, per cui il re avrebbe stretto questo accordo matrimoniale con Gallieno «per pactionem, concessa parte superioris Pannoniae»7. ] venne insediato da Gallieno nella Pannonia Superiore. Essi avevano certamente ottenuto un foedus che riconosceva loro l’autonomia». In questi termini, l’affermazione è 48 indicativa soprattutto della facilità con cui la storiografia tende talvolta a trarre conclusioni circostanziate da fonti la cui attendibilità è per lo meno dubbia.

Profughi e deportati nelle province danubiane Fino al regno di Marco Aurelio, i rapporti con i barbari stanziati al di là delle frontiere non costituiscono per Roma un problema prioritario. Durante gran parte del II secolo la romanizzazione delle province procede spedita, l’esercito regolare assume un volto più omogeneo e il territorio dell’impero sembra al sicuro da aggressioni esterne. Il problema dell’immigrazione non è all’ordine del giorno, né come sfida né come risorsa. Il frequente impiego di reparti militari reclutati fra popolazioni barbariche, a mala pena sottomesse, non basta di per sé a modificare questo quadro d’insieme: il trasferimento di Mauri in Dacia o di Britanni in Germania, a gruppi di poche centinaia, inquadrati da ufficiali e sottufficiali romani, non poteva avere alcun effetto sulla composizione etnica della popolazione locale, anche nel caso, tutt’altro che accertato, che quegli uomini avessero la possibilità di condurre con sé le proprie famiglie.

Nell’epoca tardoimperiale i termini «Romano» e «barbaro» tendevano a polarizzarsi su base geografica, indicando rispettivamente gli abitanti dell’impero e i popoli esterni ai confini9; ma quando gruppi di barbari, magari poco o nulla romanizzati, ricevevano il permesso di 41 entrare, non per questo diventavano automaticamente cittadini. L’imperatore aveva la possibilità di concedere loro la cittadinanza, e molto probabilmente, col tempo, poteva avere luogo una tacita assimilazione, ma finché ciò non accadeva essi rimanevano stranieri, peregrini10.

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Barbari: immigrati, profughi, deportati nell'Impero romano by Alessandro Barbero


by Jeff
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